In base all’esperienza di Apkappa, società del Gruppo Maggioli, che da oltre 10 anni applica le tecnologie della telegestione sia dei lampioni che degli armadi di alimentazione, questo risparmio aumenta ancora di più se si attiva il processo di digitalizzazione del servizio inteso come:
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possibilità di telecontrollare il singolo dispositivo (lampione e/o armadio elettrico) per controllare costantemente lo stato di servizio (misure, operatività, funzionalità, usura) e fornire al gestore elementi utili, anche sotto forma di allarmi e avvisi, per intervenire con azioni di manutenzione preventiva volti a risolvere anomalie, prevenire guasti totali e consumi anomali;
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possibilità gestire l’illuminazione in forma adattiva grazie a sensori IoT disposti sul territorio; in questo modo l’impianto può essere istruito a tenere un livello di illuminazione più basso ed innalzarlo automaticamente al passaggio di veicoli e/o persone (c.d. onda luminosa);
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disporre di una piattaforma software che dia la possibilità di analizzare i dati di servizio raccolti, pianificare cronoprogrammi di luminosità e dove possibile anche di colore per singoli lampioni/aree in funzione di particolari esigenze (es. festa patronale, festa della mamma, del papà, dei nonni ecc...) e trasferirli direttamente, tramite comunicazioni dati machine-to-machine, ai lampioni interessati.
Il sistema di telegestione e telecontrollo di Apkappa, denominato Luminibus e attivato ad oggi su circa 250.000 lampioni, ha contribuito a migliorare i citati risparmi, soprattutto in questi ultimi tempi che hanno visto un incremento di circa il doppio del costo energetico rendendo ancora più virtuoso il servizio di illuminazione pubblica.
Il rincaro energetico rende ancora più rilevante il risparmio sulle spese ottenute con l’adozione di Luminibus su tutti i lampioni: solo per il consumo energetico la spesa sostenuta con i lampioni a LED equipaggiati con Luminibus si riduce di un ulteriore 30%, pari ad oltre 4,5 milioni di euro a cui si aggiunge il risparmio del 50% sulla gestione della manutenzione, pari a 3,7 milioni di euro.
Sul piano ambientale, le emissioni di CO2 si riducono di circa 10.000 tonnellate, diminuendo la compensazione con la piantumazione di alberi di circa 62.000 unità il Comune di Campobasso ha digitalizzato il proprio impianto di illuminazione pubblica con Luminibus, composto da 70 quadri di distribuzione elettrica e 7.983 lampioni LED; ad oggi il progetto è arrivato a telegestire 6.141 lampioni.
L’impianto non digitalizzato ha un costo annuale di circa 282.000 euro ed immette in atmosfera 143 TEP tonnellate di CO2; questi valori si deducono applicando criteri convenzionali sul numero di ore di accensione per anno solare rilevato da AEEG, il costo annuale per l’energia elettrica assestato a 0,29 eurocent per l’anno 2022, come evidenziato nella tabella che segue.
La digitalizzazione con Luminibus ha avuto inizio nella prima parte del 2020 ed è proseguita rapidamente attestandosi a fine 2022 con oltre 6000 lampioni telegestiti. Il risultato è evidente nel costo annuo risparmiato pari a circa 71.000 euro e di 36 tonnellate di CO2 emesse in meno all’anno in atmosfera. Il risparmio ottenuto si attesta quindi a circa il 25% che può considerarsi a circa il 30% se ti tiene conto anche dei risparmi indotti dalla gestione ottimizzata del servizio di manutenzione che di fatto è sempre più preventiva sempre meno per emergenza.
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Questo articolo è tratto da InformaticaMAG 3/23
Storie, idee e progetti di innovazione nella P.A.