La piattaforma software SaaS sviluppata da APKAPPA, società del Gruppo Maggioli
Pozzuoli è il primo Comune ad adottare Citybit, la tecnologia sviluppata da APKAPPA (Gruppo Maggioli) per il monitoraggio ambientale nei Campi Flegrei, un’area ad alta complessità vulcanica e sismica.
L’obiettivo: fronteggiare l’aumento delle emissioni di CO₂ generate dal bradisismo, in particolare negli ambienti chiusi, dove la concentrazione di gas può rappresentare un rischio per la salute pubblica.
Citybit combina una piattaforma software SaaS e dispositivi IoT per il rilevamento in tempo reale di gas nocivi (come anidride carbonica, monossido di carbonio, biossido di azoto) e parametri ambientali (temperatura, umidità, rumorosità). L’approccio adottato è stato fortemente consulenziale, con un affiancamento costante agli enti locali per individuare le aree da monitorare, installare i dispositivi e interpretare i dati.
APKAPPA, società del Gruppo Maggioli, ha sviluppato questa piattaforma software SaaS e produce dispositivi intelligenti IoT per il monitoraggio ambientale di parchi, aree verdi, impianti industriali, luoghi pubblici, uffici, scuole, musei, centri di aggregazione e molto altro, in grado di rilevare anidride carbonica, composti organici volatili, monossido di carbonio, ozono, biossido di azoto, anidride solforosa ed altri tipi di gas novici oltre al microclima (temperatura, umidità) e rumorosità.
Il caso di Pozzuoli rappresenta un modello replicabile su scala nazionale.
Le potenzialità di Citybit si estendono ad altre aree vulcaniche come l’Etna e lo Stromboli, alle grandi città colpite dall’inquinamento atmosferico, alle zone industriali ad alta densità produttiva e alle strutture scolastiche e sanitarie. I vantaggi sono molteplici: prevenzione, gestione delle emergenze basata sui dati, riduzione dei rischi per la salute e maggiore consapevolezza e sicurezza ambientale.
Citybit si propone quindi come una soluzione tecnologica avanzata e scalabile, capace di supportare le Pubbliche Amministrazioni nella tutela del territorio e dei cittadini, trasformando la sfida ambientale in un’opportunità per una gestione più sicura e sostenibile degli spazi pubblici.
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Questo articolo è tratto da Digital Innovation MAG 2/25
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