La popolazione anziana, in costante crescita, richiede un modello di assistenza più integrato, capace di rispondere alla complessità dei bisogni attraverso un maggiore dialogo tra sanità e sociale. Le carenze di organico e finanziamenti impongono riforme per garantire l’accesso equo ai servizi, con particolare attenzione alle aree interne e più vulnerabili.
Tra i temi centrali emerge il ruolo del PNRR, che attraverso le Missioni 5 (Inclusione e Coesione) e 6 (Salute), ha tracciato un percorso per il potenziamento della medicina di prossimità e l’innovazione tecnologica. Il rapporto pone anche l’accento sulla necessità di coinvolgere i caregiver familiari e il terzo settore, pilastri fondamentali per garantire il benessere sociale. L’integrazione delle politiche e delle risorse richiede un cambio di paradigma: abbandonare la logica emergenziale per promuovere una visione sistemica e preventiva.
Infine, il richiamo alla sostenibilità ambientale e al concetto di “One Health” ribadisce l’importanza di considerare la salute umana, animale e ambientale come un tutt’uno, in linea con le sfide globali del cambiamento climatico. Questo approccio, unito a una maggiore digitalizzazione e alla formazione degli operatori, può rappresentare la chiave per un welfare territoriale più equo, resiliente e inclusivo.
A tal proposito, il Forum della Non Autosufficienza svoltosi il 27/28 novembre a Bologna scorso ha rappresentato un punto di confronto unico su politiche, innovazioni e pratiche per migliorare la vita delle persone fragili. Con oltre 1500 partecipanti, 280 relatori e decine di workshop, l’evento ha evidenziato la necessità di affrontare la sfida della non autosufficienza con strategie innovative. Tra i temi trattati, l’intelligenza artificiale ha assunto un ruolo centrale, mostrando come tecnologie per la diagnosi precoce e il monitoraggio remoto possano migliorare i servizi socio-sanitari, pur ponendo nuove sfide in termini di protezione dei dati e interoperabilità.
Momenti di particolare interesse sono stati la sessione plenaria sull’etica della cura, tenuta dal professor Vito Mancuso, e l’intervento del Ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, che ha delineato l’impatto della riforma prevista dal Decreto Legislativo 62/2024. Non meno importante è stato il focus sulla formazione dei caregiver, cruciale per sostenere il loro lavoro quotidiano in un quadro di crescente complessità.
L’evento ha inoltre sottolineato la necessità di un dialogo costante tra istituzioni, operatori del settore e associazioni, per costruire un welfare che sia equo e resiliente. Il Forum ha così confermato la sua centralità nel panorama nazionale, come spazio di elaborazione strategica per il futuro del settore socio-sanitario.
Robert Ridolfi
Direttore BU Digital Transformation
Gruppo Maggioli
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Questo articolo è tratto da InformaticaMAG 5/24
Storie, idee e progetti di innovazione nella P.A.