Da oggi il Magazine si rinnova per essere sempre più al passo con i tempi e diventa “Informatica MAG”. Si presenta con una nuova veste grafica, completamente rinnovata, più accattivante e al tempo stesso più fruibile. Ovviamente, rimangono i “contenuti” anzi, saranno arricchiti, restando fedeli alla nostra linea editoriale, che e quella di offrire e garantire un’informazione documentata e sempre più ricca di spunti di riflessione.
Oggi vediamo cosa cambia dal 1 marzo 2021 relativamente a SPID, PagoPA ed App IO. Gli Enti locali dovevano attivare entro il 28 febbraio 2021 l’integrazione dei propri sistemi informativi con l’accesso esclusivo attraverso l’utilizzo di SPID e CIE, la riscossione elettronica delle proprie entrate integrando la piattaforma PagoPA nei sistemi di incasso, l’avvio dei progetti di trasformazione digitale per rendere disponibili i servizi tramite l’App IO.
Attivita importanti per sviluppare quelle misure dirette ad innovare digitalmente il rapporto con i cittadini e le imprese semplificando loro l’interazione con la Pubblica Amministrazione e riducendo il digital divide. La spinta decisiva a l’interesse verso sempre una maggiore digitalizzazione del nostro Paese trova riscontro nelle risorse messe a disposizione pari a 43 milioni di euro che saranno erogate ai Comuni che hanno fatto domanda accedendo al Fondo per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione.
Il contributo spetta infatti a coloro che integreranno i servizi con SPID, a chi offrirà servizi tramite l’App IO e a chi favorirà i pagamenti tramite PagoPA. In particolare evidenziamo che entro il 28 febbraio 2021 i sistemi di incasso degli Enti Locali, gestori di servizi pubblici e società a controllo pubblico dovrebbero essere stati integrati con la piattaforma dei pagamenti PagoPA: con la stessa decorrenza, i PSP (Prestatori di servizi di pagamento) devono utilizzare esclusivamente tale piattaforma, cui saranno obbligati ad aderire, per indirizzare i pagamenti dovuti dai cittadini verso gli enti pubblici.
Favorire la progressiva riduzione del contante e digitalizzare il pagamento dei servizi pubblici, garantisce vantaggi non solo per le pubbliche amministrazioni ma anche e soprattutto per i cittadini.
Infatti possono essere pagati tributi, tasse, rette, quote associative, utenze, bolli e qualsiasi altro tipo di pagamento verso la PA, ma anche verso altri soggetti, come le aziende a partecipazione pubblica, le ASL, le scuole e le università.
Numerosi sono i vantaggi anche per gli enti creditori e cioè per le pubbliche amministrazioni, per i gestori di servizi pubblici, comprese le società quotate, in relazione ai servizi di pubblico interesse nonché per le società a controllo pubblico: tutti questi soggetti possono beneficiare di una gestione centralizzata dei pagamenti, risparmiando sui costi di gestione, e controllare e monitorare in tempo reale tutti gli incassi, riconciliando in maniera automatica il pagamento ricevuto con la posizione debitoria del cittadino e ottenendo l’incasso delle somme direttamente sul conto di tesoreria il giorno successivo all’avvenuto pagamento.
Angelo Bianchi
Direttore Operativo
Gruppo Maggioli
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Questo articolo è tratto da InformaticaMAG 1/21
Storie, idee e progetti di innovazione nella P.A.