La trasformazione digitale si basa su un importante concetto ovvero quello di creare sinergia per lo sviluppo dei territori fra tutti gli attori coinvolti: istituzioni locali, cittadini, aziende e liberi professionisti.
Il compito degli Amministratori Locali è quello di realizzare una PA che considera la tecnologia come il “motore” che aiuta il governo della città e dei servizi. Per far ciò la PA deve rivolgersi necessariamente al mondo esterno, dove reclutare personale con qualifiche specialistiche. È necessario quindi accelerare la trasformazione digitale attraverso un sistema misto, pubblico/privato, e specifici progetti di formazione dei dirigenti della PA.
Grazie alle tecnologie è possibile comunicare meglio con i cittadini, offrire servizi migliori, avere strumenti di programmazione, accedere a dati (sul traffico, sulla mobilità, sulla popolazione, ecc) che permettano di adottare scelte ponderate e non casuali.
La politica è consapevole del fatto che senza i dati, le conoscenze e le professionalità, il decisore non è in grado di formulare politiche efficaci. È comunque importante sottolineare che i Comuni non sono i soli attori responsabili della crescita del territorio e del benessere delle persone, delle comunità e dell’ambiente. Sono vari i portatori di interesse che per motivi diversi possono intervenire nelle fasi di ideazione, progettazione, attuazione, gestione, valutazione delle politiche e dei servizi.
Il processo di coinvolgimento dei portatori di interesse (siano essi imprese, associazioni o semplici cittadini) va impostato sin dall’inizio per definire insieme da quali bisogni partire, quali sono gli elementi di contesto da tenere in considerazione, ecc.
Questa prima fase di condivisione stempera il conflitto che può nascere dalle diverse posizioni dei portatori di interesse, riduce l’incertezza di chi viene coinvolto in questi processi e può diventare la vera chiave del successo dell’iniziativa. A una condizione però: che non si violi il patto di fiducia sul quale si basa la possibilità di negoziare le posizioni dei diversi portatori di interesse verso un cambiamento che sia sempre più condiviso.
Alla base di un buon partenariato e di una buona co-progettazione c’è infatti la fiducia.
Angelo Bianchi
Diretto Operativo
Gruppo Maggioli
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Questo articolo è tratto da InformaticaMAG 2/23
Storie, idee e progetti di innovazione nella P.A.